Torna “Jake e i Pirati dell’Isola che Non C’è” su Disney Junior: i bambini preferiscono le avventure

Dopo il successo riscosso dalle precedenti serie, Disney Junior annuncia l’arrivo della terza stagione di Jake e i Pirati dell’Isola Che Non C’è. Nata insieme al canale Disney Junior (canale disponibile sulle piattaforme SKY e Mediaset Premium) a maggio 2011, la serie tv con protagonisti la ciurma di pirati bambini debutterà con i nuovi episodi da ieri, lunedì 14 aprile alle ore 19.30 e in striscia quotidiana dal martedì al venerdì alle 19.55 e vedranno Jake alle prese con avventure ancora più emozionanti e l’arrivo di nuovi personaggi che renderanno le storie sempre più avvincenti.

Ed è proprio lo spirito dei piccoli protagonisti di Jake e I Pirati dell’Isola Che Non C’è che ha dato il via alla ricerca “I bambini di oggi giocano ancora all’avventura guidati dalla fantasia?” commissionata da Disney Junior a FattoreFamiglia, la community online dedicata alla famiglia. Il sondaggio online compilato da 187 genitori di cui il 70 % con figli maschi dai 3 ai 7 anni, ha indagato lo spirito d’avventura dei piccoli nel gioco creativo e la capacità di trovare strategie alternative.

Dalla ricerca emerge una netta preferenza dei piccoli per i giochi all’aperto (48%) rispetto ai videogiochi e tablet (32%) e il 60% predilige tra le letture le storie d’avventura dove potersi immedesimare nei protagonisti. Ad esempio sono proprio i travestimenti da esploratori, pirati e cow-boy i preferiti dal 29% del target confermando l’inclinazione verso storie e giochi dove poter liberare la fantasia e la creatività.

Inoltre i genitori sembrano riconoscere nei loro figli una buona capacità di adattamento all’imprevisto, come situazioni e persone nuove, i quali scelgono per il 64% un comportamento di esplorazione dello spazio, dimostrando curiosità verso le novità, e ben il 50% del campione sembra riuscire ad adattarsi anche alle proposte del gruppo. Evidenza confermata dalla concordanza fra comportamento e emozioni: solo il 21.7% dei genitori descrive il figlio come indifferente alle novità. I bambini quindi sono da un lato capaci di riconoscere ed esprimere il loro stato d’animo e dall’altro dimostrano di trovare negli adulti un interlocutore attento e presente.

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