Istruzione sempre più costosa. Arrivano i prestiti per far studiare i figli

In tempo di crisi non è facile riuscire a far quadrare il bilancio familiare: le tasse sono sempre più alte e le spese sembrano crescere sempre di più. Ma quando si parla di istruzione, ogni genitore vuole riuscire a garantire il massimo per i propri figli. Per questo motivo un importante aiuto arriva dai prestiti personali che le famiglie possono chiedere per studiare in Italia e all’estero. Per i più grandi ad esempio dal primo gennaio ha preso il via Erasmus+.

Auto, vacanze, casa? No, gli italiani si indebitano per l’istruzione e la salute dei propri figli. Le rate della mensa, i libri scolastici, l’abbonamento dell’autobus o l’apparecchio ortodontico sembrano rappresentare voci di spesa che le famiglie italiane non riescono più a sostenere. Chiedere un prestito personale in banca, però, anche se piccolo, è sempre più difficile. Lavoro precario e buste paga sempre più esigue, in particolare, non rappresentano le giuste credenziali per le banche italiane.

Il percorso scolastico (e quello accademico sicuramente) rappresentano infatti una spesa molto importante e sostanziosa, che va ad incidere in maniera non indifferente sul bilancio familiare. Ma, per fortuna, grazie alle numerose possibilità di ottenere un prestito (anche dalle scuole stesse) il diritto allo studio viene soddisfatto.

Basta pensare, ad esempio, che dal 1° gennaio ha preso il via Erasmus +, il nuovo programma UE per l’educazione, la formazione, i giovani e lo sport dedicato ai ragazzi di età compresa tra i 13 e i 30 anni. L’intento del Parlamento Europeo, infatti, è proprio quello di promuovere lo sviluppo interculturale dei cittadini europei e le prospettive lavorative. La base per un buon lavoro è proprio l’istruzione, e grazie a questo programma ogni genitore potrà cogliere l’occasione di far studiare i propri figli anche fuori dall’Italia.

In un’Europa che, purtroppo, conta quasi 6 milioni di giovani disoccupati, Erasmus+ vuole contribuire a vincere la lotta alla disoccupazione. Come? Semplice, aiutando i giovani ad arricchire le loro abilità con una formazione all’estero e incoraggiando le scuole, le università e gli istituti di formazione a rinnovarsi e a modernizzarsi.

Potranno beneficiare del programma, infatti, gli studenti dell’istruzione superiore, quelli dell’istruzione professionale e apprendisti, ma anche insegnanti, docenti, formatori e giovani lavoratori. Il tutto per un totale di 125mila tra scuole, università, organizzazioni giovanili e imprese.

Una vera occasione per i genitori attenti all’istruzione dei propri figli e che, in questo modo, potranno garantire loro un futuro aperto a più prospettive lavorative. Quale soluzione migliore rispetto a quella di ottenere un finanziamento prestiti?

In tempi di crisi economica e finanziaria aggravata dalla costante instabilità e precarietà della situazione lavorativa, non è certo infrequente ricorrere a prestiti infruttiferi, i quali avvengono per lo più tra familiari conviventi come coniugi, genitori e  figli ma anche tra parenti stretti come fratelli, sorelle, nipoti, nonni, zii e così via. In tempi odierni  nuovi strumenti come il cosiddetto redditometro, che viene utilizzato dall’Amministrazione Finanziaria ai fini della ricerca inerente i redditi imponibili non dichiarati, non permettono più l’essere preparati di fronte a determinati eventi senza il possesso di un riscontro anche formale.

Scoprite come è possibile provare a fare una richiesta di preventivo prestito per l’istruzione dei vostri figli e, in questo modo, nonostante l’incertezza della situazione attuale, fate di tutto per garantirgli un futuro.

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