Meriam, la Cristiana condannata a morte in Sudan, ha partorito in carcere

La storia di Meriam Yehaya Ibrahim ha fatto il giro del mondo: la donna, incinta, è stata condannata a morte qualche settimana fa per essere cristiana praticante in Sudan. Ieri Meriam ha partorito, in carcere, la sua bambina.

La giovane sudanese, di 27 anni, in particolare, è stata condannata lo scorso 15 maggio a cento frustate e alla pena di morte per impiccagione con l’accusa con l’accusa di adulterio e apostasia, in quanto ha sposato un uomo straniero del suo stesso credo religioso.

Appena è stata diffusa la notizia, numerose sono state le organizzazioni in difesa dei diritti umani che sono intervenute nella vicenza per cercare di salvare Meriam da questa povera innocente.

Ora Meriam è diventata mamma di  una bambina. Nel 2014 non dovrebbero succedere ancora queste cose, i diritti di un essere umano non dovrebbero poter venire calpestati in questo modo. La sola colpa di Meriam è stata quella di “aver osato” vivere la sua vita in libertà. E’ per questo che deve venire punita?

Fonte| direttanews.it

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