Intervista a Licia Colò: “Mia figlia è viziata ma ha un cuore molto buono”

La presentatrice televisiva Licia Colò ha recentemente pubblicato il libro“Per te, io vorrei” dedicato a sua figlia, Liala, di 8 anni, nata dall’unione con il marito Alessandro Antonino. Licia ha rilasciato un’intervista a Famiglia Cristiana nella quale, per la prima volta, parla a cuore aperto del rapporto con sua figlia e del suo modo di essere madre. Mamma e figlia, inoltre, sono le protagoniste del nuovo spot Kinder.

“Ho altre priorità.- spiega Licia Colò nell’intervista pubblicata su Famiglia Cristiana- Un figlio è responsabilità. Non credo, come tante mamme, che fondamentali siano i primi mesi di vita. Penso che sia molto più importante quando il bambino comincia a ragionare e tu devi iniziare a dargli gocce di conoscenza, di esperienza e di positività.”

Nell’intervista pubblicata su Famiglia Cristiana, la Colò parla del rapporto con sua figlia e di come cerca, giorno dopo giorno, di educarla: “Mia figlia è viziata, come molti bambini della nostra società, credo. Non è molto educata, e da questo punto di vista avrò da fare. Io ci tengo molto all’educazione, per me è un passe-partout che ti fa a stare a tuo agio con i disperati, con i ladri e con i re. Però in questo periodo do la priorità ad altri valori, e benché finora abbia elencato due difetti, devo dire che Liala ha un cuore molto buono. E’ generosa con gli altri bambini, con i vecchietti, con i deboli in genere”.

La conduttrice ha poi raccontato un aneddoto rispetto al suo modo di voler far capire alla sua bimba come vanno le cose nel mondo: “Una volta mi ha detto di essere una bambina infelice. Così le ho mostrato che nella vita esistono queste cose. Qualcuno mi ha detto che è troppo presto, ma per me non è così, se poi vivono di vestiti cretini, e bambole. Non che dopo quell’episodio sia cambiata, però mi ha dato un’enorme soddisfazione quando le ho detto: ‘Amore, devi imparare che nella vita si può vivere con niente. Togliamo tutti i vestiti? Ti lascio due cose di ciascun capo’. Non gliel’ho imposto, gliel’ho spiegato. Lei ha detto: ‘Va bene’. L’abbiamo fatto, ma dopo un mese avevo un sacco di problemi perché dovevo lavare continuamente. Liala invece era tranquillissima. Allora le ho chiesto: ‘Non vuoi di nuovo le cose?’. E lei: ‘No no, io posso stare benissimo così’. Ho concluso io: ‘Beh, ritiriamo fuori la roba’”.

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