Dati shock sul calo demografico e l’aumento dell’età al primo figlio: parlano gli esperti

L’Italia continua a fare i conti con un calo demografico senza precedenti. Secondo le ultime proiezioni ISTAT, nel biennio 2024/25 le nascite scenderanno sotto la soglia delle 370.000 unità annue, il livello più basso mai registrato nella storia repubblicana. Parallelamente, l’età media delle madri al primo figlio ha raggiunto 32,6 anni, con punte superiori ai 34 anni nelle grandi città.

Un’Italia sempre più “vecchia”

Gli esperti avvertono: il trend non accenna a fermarsi. Se negli anni ’80 una donna diventava madre intorno ai 26 anni, oggi il primo figlio arriva quasi un decennio dopo. Questa tendenza, unita al progressivo calo della natalità, sta spingendo l’Italia verso un rapido invecchiamento della popolazione. Le stime parlano chiaro: entro il 2050, un italiano su tre avrà più di 65 anni.

Perché si fanno sempre meno figli?

Le cause sono molteplici:

  • Instabilità economica: difficoltà a trovare un lavoro stabile e ben retribuito.

  • Costo della vita in crescita: mutui, affitti e servizi per l’infanzia sempre più cari.

  • Mancanza di politiche familiari incisive: pochi asili nido, sostegni economici insufficienti.

  • Cambio culturale: le priorità si spostano verso carriera, esperienze personali e benessere individuale.

Le conseguenze sul sistema Paese

Gli effetti del calo delle nascite non si limitano alla sfera familiare. Gli economisti sottolineano il rischio di squilibrio tra popolazione attiva e pensionati, con impatti significativi sul welfare e sulla crescita economica. Una popolazione che invecchia significa anche maggiore spesa sanitaria e meno forza lavoro disponibile.

Cosa dicono gli esperti

“Se non invertiamo la rotta con politiche strutturali e incentivi reali alla natalità, tra vent’anni saremo un Paese con pochissimi giovani e un enorme carico sociale,” avverte Luca Ricci, demografo dell’Università di Roma. Anche le associazioni familiari chiedono un piano nazionale per la genitorialità, che preveda incentivi fiscali, sostegno ai servizi educativi e maggiore flessibilità lavorativa.

Una sfida che riguarda tutti

Il calo delle nascite non è solo un problema statistico, ma un nodo che intreccia economia, cultura e futuro delle nuove generazioni. Senza interventi immediati, il rischio è quello di trovarsi di fronte a una crisi demografica irreversibile.