Bambino di due anni cade in piscina, lo salva la sorellina. E’ grave

Se il piccolo Dan riuscirà a salvarsi dovrà dire grazie alla sua sorellina di 10 anni. E’ stata lei, infatti, mercoledì sera, a trovare il fratellino che galleggiava nella piscina della loro villa sulla Giustiniana. La bimba ha trovato le forze per trascinarlo fuori dall’acqua ed ha urlato a squarciagola per chiamare il padre, Saul Hassan, che ha praticato un primo tentativo di rianimazione mentre la madre chiamava il 118.

Il bimbo, che compirà tre anni a giugno, è ora ricoverato nella Terapia Intensiva Pediatrica dell’Ospedale Gemelli di Roma e le sue condizioni rimangono gravi. Dan è in coma profondo e le prossime ore saranno decisive per capire se ce la farà.
Papà Saul, libico in Italia da molti anni, e mamma Meirav, israeliana, parlano di tranquilla serata di inizio primavera che si è trasformata in tragedia: “Ieri sera verso le 7 e mezza ci siamo accorti che Dan non gironzolava più intorno a noi – ricordano i genitori – A quel punto abbiamo pensato che potesse essere andato in giardino a giocare. I nostri bambini sono abituati a stare all’aria aperta e a giocare fuori. Mai avremmo potuto immaginare quello che poi è successo. È stato tutto così veloce. Un attimo e non lo trovavamo più”.

Il Commissariato Flaminio Nuovo ha contattato i genitori per gli accertamenti del caso. Secondo le ipotesi degli agenti il piccolo sarebbe uscito da una porta finestra lasciata aperta di pochi centimetri: questo è bastato per farlo andare verso la piscina.
Da parte dei genitori non sembra esserci alcuna responsabilità.

Dan è in prognosi riservata e ieri, dal reparto di Rianimazione Pediatrica del Gemelli hanno fatto sapere che le condizioni “rimangono gravi, anche se stabili. Ma l’attività celebrale c’è”. Le prossime ore saranno decisive. I genitori non hanno abbandonato un momento la rianimazione e stanno pregando con la kippah ebraica. Mamma e papà non vogliono assolutamente pensare al peggio e non vogliono perdere le speranze.

Fonte | ilmessaggero.it