Wall of Dolls, a Milano la parete di bambole contro il femminicidio

50 brand, di livello internazionale rappresentativi del Made in Italy, con 20 artiste – scrittrici, e 16 associazioni Onlus, tutti insieme nella costruzione di Wall of Dolls, un muro che diventa un’installazione ad alto impatto. Che punta al cuore, un’emozione che si traduce in azione concreta.

Nasce così WALL OF DOLLS che vede protagoniste le bambole, proprio loro che hanno accompagnato la nostra infanzia, simbolo di quella femminilità troppo spesso violata. Così stilisti, artisti, celebrities e Associazioni hanno realizzato una bambola ad hoc che è stata nstallata alla parete del Centro Culturale di via de Amicis 2.

Una parete di lacrime ma anche di speranza, di amore, di bellezza. Un evento aperto a tutti i cittadini che possono partecipare portando una bambola. L’iniziativa, vuole mandare un messaggio forte e chiaro, un muro di silenzio è un muro da abbattere, scuotendo le coscienze, per non restare indifferenti di fronte ai dati qui sotto:

NEL MONDO 130 milioni di donne hanno subito mutilazioni genitali. 1 donna su 5 è stata vittima di violenza fisica o sessuale.

IN ALCUNI PAESI lo stupro da parte del marito è ancora legale e la brutalità sulle donne è una normale componente culturale.

IN AMERICA una donna ogni 15 secondi viene aggredita, spesso dal coniuge.

IN EUROPA 62 milioni di donne – 1 su 3 – sono vittime di maltrattamenti.

IN ITALIA 6.743.000 donne hanno subito abusi e molte non ci sono più.

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