Pier Giorgio Frassati è stato proclamato santo il 7 settembre 2025 da Papa Leone XIV. Nato a Torino nel 1901 e morto nel 1925 a soli 24 anni, è stato uno studente, filantropo, alpinista e terziario domenicano noto per il suo impegno verso i poveri e la carità.
È considerato un modello di santità che unisce spiritualità profonda e impegno sociale concreto. La sua canonizzazione è avvenuta durante il Giubileo della Speranza, e la sua vita è esemplare per la fede vissuta nella preghiera quotidiana, nella carità verso gli ultimi e nella responsabilità sociale.
Frassati è stato beatificato nel 1990 da Giovanni Paolo II e la sua santità è stata confermata da due miracoli riconosciuti dalla Chiesa, guarigioni inspiegabili avvenute per sua intercessione. È sepolto nel Duomo di Torino, vicino alla Sacra Sindone, ed è un punto di riferimento per molti giovani e fedeli.
Quali opere di carità rese famoso Frassati tra i poveri
Pier Giorgio Frassati è diventato famoso per le sue numerose opere di carità rivolte ai poveri, compiute in gran segreto e con grande umiltà. Appartenente a una famiglia della ricca borghesia torinese, dedicava i suoi pochi soldi ai bisognosi, spesso rinunciando anche a mezzi di trasporto o a quanto necessario per sé. Faceva parte della Società San Vincenzo de’ Paoli, impegnata nella visita e nell’aiuto alle famiglie più povere, offrendo loro conforto, denaro, vestiti e dolci.
Andava a visitare i malati e i poveri, tra cui al Cottolengo di Torino, portando loro aiuto concreto e trattandoli come veri fratelli. Era noto per accompagnare e aiutare persone in difficoltà, come ad esempio cercare lavoro per chi era appena uscito di prigione, o sostenere famiglie bisognose, senza mai farsi vedere dalla sua famiglia che ignorava la portata del suo impegno caritativo. Inoltre, portava personalmente i carri con masserizie degli sfrattati per strada. La sua carità era concreta, silenziosa, e basata sull’amore verso gli ultimi e sul servizio umile e quotidiano.